Danza


14 anni dopo


Pubblicato il 4 Marzo 2022

Io amo molto comunicare. Ho scelto l’arte come strumento per imparare a conoscere meglio me stessa e per entrare in connessione con gli altri. L’arte è sempre pronta ad ascoltarmi e io a rifugiarmi in lei quando non so dove la vita mi stia portando.
Ma a volte comunicare è difficile, lo è ora per me.
Sta succedendo così tanto dentro e fuori di me che le parole sembrano solo segni neri su uno schermo bianco, come un disegno in bianco e nero uscito male.
Pubblico la foto della cerimoni d’apertura delle Paralimpiadi di Torino 2006, perché domani iniziano le Paralimpiadi di Pechino 2022.
Quel ricordo è quel sogno che non avrei mai potuto sognare e viene a ricordarmi che c’è sempre qualcosa che non osiamo immaginare che può entrare nella nostra vita, se non smettiamo di crederci.
Domani, 4 marzo, sarò ospite della trasmissione di RAI SPORT, gocce azzurre, su rai2 alle 17.25.
Confesso che faccio un po’ fatica a pubblicizzare questa mia apparizione, la prima dopo tanto tempo e dopo tante, tante cose…
Faccio fatica perché non sono più la stessa dentro e il mondo non è più lo stesso fuori… e in mezzo a tanto dolore, tutto sembra così piccolo… Ma noi non siamo piccoli, e ho imparato che la vita assume un valore ancora più grande in mezzo al dolore.
… forse l’unica cosa che possiamo fare è vivere, vivere e basta.


La lampadina che fa contatto


Pubblicato il: 14 Giugno 2021

C’è una lampadina che fa contatto, si accende, sibila, e poi si spegne, ma non riesce a rimanere spenta e così sibila di nuovo e si riaccende e continua così all’infinito… scosse brevi di luce e ombra, di vita e morte.
È stremante quella danza, non piace a nessuno, è solo un sibilo nervoso e scosse sconnesse di elettricità.
Eppure anche quella danza è vita, vita che grida qualcosa, qualcosa che chiede attenzione.
Chiede uno sguardo anche se quello sguardo è difficile da guardare.
Ti guardo, ti guardo non senza paura, ma ti guardo intensamente…
portami dove è giusto andare…
#iononmollo